Obbligo Caldaie a Condensazione: Facciamo Chiarezza

L’obbligo delle caldaie a condensazione genera ancora molti dubbi: è davvero necessario sostituire la vecchia caldaia? Cosa prevede la legge? E quali sono le regole per l’installazione nel 2025/2026?
In questa guida facciamo chiarezza su normativa, obblighi reali, scarico fumi, canna fumaria e incentivi disponibili. Scoprirai quando è obbligatoria la caldaia a condensazione e quando, invece, non è necessario cambiarla.
Obbligo di Cambiare Caldaia a Condensazione: cosa dice la legge?
Il 26 settembre 2015 è stato il giorno in cui, in Italia, è entrato in vigore l’obbligo di legge che vieta l’immissione sul mercato di nuove caldaie tradizionali, consentendo la vendita esclusivamente di caldaie a condensazione.
Questo passaggio normativo deriva da un progetto europeo più ampio legato alla Direttiva 2005/32/CE Eco-Design, con l’obiettivo di migliorare il rendimento energetico e ridurre le emissioni dei sistemi di riscaldamento domestici.
Oggi l’obbligo riguarda i produttori, che non possono più proporre nuovi modelli di caldaia tradizionale. L’unica eccezione rimasta è rappresentata da alcuni modelli a camera aperta (tipo B), installabili solo nei casi in cui la canna fumaria condominiale non sia compatibile con i fumi acidi generati dalla condensazione.
Aggiornamento 2025–2026: cosa cambia ora?
Negli ultimi anni, la normativa europea sull’efficienza energetica (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive) sta andando verso un progressivo phase-out delle caldaie a gas, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni entro il 2030 e alla transizione verso sistemi ibridi o alimentati da fonti rinnovabili.
Ecco cosa è già certo per il 2025–2026:
- Nessun obbligo per i cittadini di sostituire la propria caldaia
Non esiste alcuna legge che imponga ai proprietari di cambiare obbligatoriamente la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione entro una certa data. - Stop agli incentivi per caldaie non ad alta efficienza
Dal 2024 e confermato per il 2025, gli incentivi sono concessi solo alle caldaie in classe A e, sono ottenibili solo se abbinati a lavori di ristrutturazione. - Dal 2026 l’UE potrebbe introdurre limiti più stringenti
Le bozze della direttiva prevedono che, a partire dal 2029, vengano vietate le caldaie alimentate al 100% a combustibili fossili. Questo NON riguarda però le caldaie Hydrogen Ready, già predisposte per miscele gas/idrogeno fino al 20% o più. - Installazione ancora consentita, ma a precise condizioni
Nel 2025–2026 l’installazione di una nuova caldaia a gas è ancora perfettamente legale, purché sia a condensazione in Classe A, abbia uno scarico fumi conforme alle norme UNI e rispetti le distanze minime previste dai regolamenti locali.
Perché conviene comunque cambiare la vecchia caldaia tradizionale
L’unica accortezza richiesta al consumatore, nel caso decida comunque di installare una caldaia tradizionale, è quella di controllare la data di fabbricazione, che deve essere antecedente la data riportata ad inizio articolo. Il risparmio delle caldaie a condensazione le classifica in automatico come più convenienti, sfruttano molto meglio il potere calorifero dei combustibili e andrebbero scelte comunque a priori per le nuove installazioni, anche se rispetto a quelle vecchie il costo della caldaia a condensazione è maggiore, ma poi i soldi sono completamente recuperati con il risparmio sul riscaldamento.
Questa legge favorirà quindi il naturale passaggio a questa nuova tipologia di riscaldamento, il cui principio di funzionamento abbiamo già ampiamente descritto in passato.
Questo primo step della direttiva Europea permetterà ai costruttori di finire le scorte a magazzino; in una successiva data scatterà poi il divieto assoluto di installazione.
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Classe energetica delle nuove caldaie: cosa cambia con la normativa europea
Oltre al divieto di vendita delle caldaie tradizionali, la normativa europea richiede che ogni nuova caldaia installata abbia una classe energetica certificata, determinata in base al rendimento stagionale e ai consumi. Le classi vanno da A++ (massima efficienza) fino a G.
Installando una caldaia a condensazione, si può aumentare la classe energetica dell’impianto, e dic conseguenza il valore dell’immobile, garantendo al tempo stesso consumi più bassi. Per accedere agli incentivi fiscali, la caldaia deve essere almeno in Classe A, requisito confermato anche per il 2025–2026.
Le nuove direttive europee puntano inoltre a promuovere sistemi più efficienti: una caldaia può raggiungere la Classe A+ se abbinata a termostati evoluti e sistemi di regolazione smart. Dal punto di vista normativo, l’UE ha confermato che le caldaie a gas potranno continuare a essere installate, ma solo se conformi agli standard di efficienza energetica e predisposte per le future miscele gas/idrogeno.
Normativa tecnica per l’installazione: cosa serve per essere in regola
L’installazione di una caldaia a condensazione deve rispettare precise normative tecniche che regolano canna fumaria, scarico condensa, requisiti dell’installatore e sicurezza dell’impianto.
La legge sulla caldaia a condensazione, le UNI 7129 e UNI 11528 e la normativa europea EcoDesign, che definiscono come devono essere evacuati i fumi acidi, come realizzare lo scarico della condensa e chi è autorizzato a installare l’apparecchio.
Rispettare queste regole non solo è obbligatorio, ma permette di ottenere la Dichiarazione di Conformità (Di.Co.).
Canna fumaria per caldaia a condensazione: requisiti e materiali ammessi
Le caldaie a condensazione producono fumi a bassa temperatura e altamente acidi, e per questo la normativa richiede materiali idonei:
- in acciaio inox o polipropilene (PPS) resistente alla corrosione;
- a tenuta stagna, con guarnizioni specifiche;
- dimensionata secondo UNI 7129/2024 e UNI 11528;
- installata con pendenze idonee per evitare ristagni di condensa.
Scarico fumi a parete: è consentito?
Sì, ma solo in determinati casi previsti dalla UNI 7129, ad esempio:
- sostituzione di caldaie esistenti quando non è possibile usare una canna fumaria condominiale;
- installazione in edifici storici o dove il condotto collettivo non è compatibile con i fumi acidi.
Devono inoltre essere rispettate le distanze minime da balconi, finestre, suolo e confini, come indicato dalla normativa (es. almeno 2 metri da aperture se non diversamente certificato).
Scarico condensa: come deve essere realizzato secondo la normativa
La condensa prodotta dalla caldaia è acida (pH 3–5) e deve essere smaltita correttamente. La normativa impone che:
- lo scarico sia collegato a una rete fognaria o pluviale idonea;
- nei modelli oltre 35 kW, o quando richiesto dal comune, si utilizzi un neutralizzatore di condensa;
- il tubo abbia pendenze costanti e materiali resistenti all’acidità (PVC, PP, PE).
Scarico condensa a terra o su balcone?
Non è consentito: è vietato disperdere la condensa in aree non idonee. In alcuni casi è possibile lo scarico in facciata, ma solo secondo specifiche tecniche e previa verifica dell’installatore.
Chi può installare una caldaia a condensazione? Requisiti dell’installatore
La legge stabilisce che la caldaia a condensazione può essere installata solo da:
- imprese abilitate ai sensi del DM 37/2008 (ex Legge 46/90);
- tecnici in possesso dei requisiti professionali lettera C (impianti termici);
- aziende autorizzate a rilasciare la Dichiarazione di Conformità.
L’installatore deve inoltre:
- eseguire tutte le verifiche previste dalla UNI 7129;
- compilare il libretto d’impianto;
- effettuare la prima accensione e registrare l’apparecchio secondo le norme regionali.
Solo un installatore certificato può garantire che la caldaia sia montata nel rispetto della legge e che l’impianto sia sicuro, efficiente e idoneo agli incentivi.
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FAQ – Domande Frequenti
Le caldaie a condensazione sono obbligatorie per legge?
Da quando è obbligatoria la caldaia a condensazione?
Fino a quando potranno circolare le caldaie tradizionali non a condensazione?
È vero che bisogna sostituire la caldaia a condensazione ogni 15 anni?
Che tipo di canna fumaria serve per una caldaia a condensazione?
Come deve essere lo scarico della condensa di una caldaia a condensazione?
Chi può installare una caldaia a condensazione?
Quando ci sarà lo stop definitivo alle caldaie a gas?
Sommario:

Laureato in Economia e Commercio presso l’università La Sapienza di Roma. Attualmente Responsabile del Back Office di Abbassalebollette dopo una ventennale esperienza nel campo dell’energia e nella gestione di reti di installatori.
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51 Commenti su “Obbligo Caldaie a Condensazione: Facciamo Chiarezza”
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9 Dicembre 2023 alle 12:28
Chiedo gentilmente un consiglio.
Oggi 09/12/23 mi sono recato presso un rivenditore di caldaie, che mi ha detto che nel mio caso essendo presente nel condominio una canna fumaria condominiale, devo installare una caldaia a camera aperta . Perchè secondo lui esiste una legge che lo obbliga, è vero?
21 Dicembre 2023 alle 8:50
Ciao Lamberto,
nei casi di caldaia ramificata condominiale, non è tecnicamente possibile installare (senza variazioni) una caldaia a condensazione (che è a camera stagna). Fatta questa premessa, la legge che impone l’obbligo della caldaia a condensazione deroga alla possibilità di installare una caldaia tradizionale a camera aperta nei casi in cui non sia tecnicamente possibile installare un modello a condensazione.
Detto ciò, in questi casi, si può procedere in due modi:
Il secondo sistema è certamente più oneroso e richiede un’analisi di fattibilità da parte del tecnico dopo aver visionato la tipologia e lo stato della canna fumaria condominiale.
Per questo motivo ti suggeriamo anche di valutare il parere di altri installatori e vedere quali soluzioni ti vengono proposte. Se hai bisogno di altri preventivi o di un sopralluogo di altri tecnici esperti, puoi inviare una richiesta di quotazione sulla nostra pagina dedicata.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
17 Novembre 2022 alle 9:09
Buongiorno, avrei bisogno di aiuto riguardo una normativa per il sopralluogo (se esiste) per il montaggio e sostituzione della vecchia caldaia, in quando vorrei sapere se il venditore dovrebbe accertare dei parametri per poter montare questa caldaia ad esempio la misurazione della pressione statica del gas che mi dicono che può’ variare addirittura per la lunghezza e larghezza dei tubi. Io credo che se si sa che queste caldaie hanno bisogno di un’impianto diverso dalle precedenti, dovrebbero avvertire il cliente e non scaricare la colpa, in quando la mia vecchia caldaia funzionava perfettamente.
Ringrazio anticipatamente per un eventuale chiarimento sull’accaduto.
14 Novembre 2023 alle 14:07
Ciao Paolo,
non esistono normative in merito e non ci sono particolari requisiti di pressione che divergono tra le caldaie a condensazione e le caldaie tradizionali. In caso di anomalie sulla pressione (da verificare eventualmente in fase di sopralluogo o di installazione della nuova caldaia), è consigliabile contattare il distributore locale (non il fornitore, ma la società che gestisce il contatore e la rete di distribuzione, i cui riferimenti sono riportati comunque in alto nella propria bolletta alla voce Distributore) e richiedere una verifica al contatore per garantire gli standard di erogazione necessari.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
19 Maggio 2022 alle 13:08
Sono nelle stessa situazione delle persone che hanno lasciato il giudizio e mi sembra che gli istallatori si approfittano dell’incompetenza di noi utenti. Io mi sono fatto fare diversi preventivi tutti diversi uno dall’altro, con cifre, che senza recupero del credito del 65% so o uguali a un’installazione normale. Come si fa ad avere persone oneste che ti montano una caldaia?
19 Maggio 2022 alle 14:08
Ciao Roberto,
come abbiamo spiegato in un articolo dedicato agli incentivi sulle caldaie a condensazione, la cessione del credito comporta una serie di costi aggiuntivi per l’installatore, che inevitabilmente ricadono sul prezzo finale del servizio. Inoltre, come molti stanno comprendendo in questo periodo, con lo sconto in fattura viene meno la negoziazione del preventivo, per cui spariscono anche gli sconti (che, comunque, non è che in passato fossero sempre obbligatori o previsti).
Quando è possibile, noi suggeriamo di portare direttamente in detrazione l’incentivo, avendo cura di effettuare il pagamento con bonifico parlante. Se si ha necessità di monetizzare subito il credito d’imposta, si può procedere direttamente alla cessione dello stesso ad una banca o alle poste.
Se comunque vuoi ricevere qualche altro preventivo, in maniera del tutto gratuita e senza impegno, puoi inviare una richiesta sulla nostra pagina dedicata. Sarai messo in contatto con installatori sul tuo territorio e potrai renderti conto se effettivamente fino ad oggi hai ricevuto dei preventivi gonfiati o se i prezzi erano nella norma.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
29 Ottobre 2021 alle 4:35
Sono una signora di 78 anni pensionata minima, vivo sola in campagna mi si è rotta la caldaia a gas (bollette alle stelle)
devo sostituire la vecchia caldaia con una a norma di legge a condensazione, ho difficoltà nella scelta ci sono marpioni che vivono di falsi espedienti. uno del paese mi ha prospettato una caldaia a condensazione, decalcificante, defangatore, kit allaccio flessibile, scarico doppio dei fumi, lavaggio dei vecchi termosifoni (11) elementi.
Fornitura e messa in opera di 11 valvole termostatiche, allaccio elettrico cromo termostato di ultima generazione.
Il suo valore è di 4.449,43 sconto del 65% compresa iva mi verrebbe a costare 1.637,30 con una finanziaria di 68 euro mensili per 24 mesi. ( premetto che la finanziaria non mi viene concessa perché ho superato i 70 anni quindi la pagherai contanti. non mi ha detto neanche la marca. MI RIMETTO AL VOSTRO CONSIGLIO: che tipo di caldaia ?, Dove abita la giusto?. In quali mani mettermi per spendere ed avere il giusto? Attendo fiduciosa un vostro riscontro in merito.. Grazie di cuore.
30 Ottobre 2021 alle 8:23
Ciao Maria Vittoria,
in merito alle voci di costo preventivate, alcune voci potrebbero essere opzionali (ma comunque caldamente raccomandate per far durare l’impianto), mentre sugli importi diventa difficile esprimersi, anche in virtù del fatto che non sappiamo neanche di quale caldaia si stia parlando (marca, modello, potenza).
Detto questo, ovviamente noi raccomandiamo sempre di confrontare sempre almeno un paio di preventivi di spesa, fatti da installatori diversi, proprio per avere una migliore consapevolezza delle possibilità che ci sono per sostituire la vecchia caldaia. Se vuoi ricevere almeno un’altra quotazione, inviaci una richiesta sulla nostra pagina dedicata https://www.abbassalebollette.it/energie-rinnovabili/installazione-caldaia-a-condensazione/ e un nostro esperto valuterà la presenza nella tua zona di installatori competenti (e convenienti) e ti metterà in contatto con alcuni di loro, in modo da consentirti di trovare la soluzione più conveniente per te.
PS: alcuni nostri partner possono offrire il pagamento rateale in bolletta, senza bisogno di fare finanziarie con società esterne.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
12 Ottobre 2021 alle 20:22
Salve, per usufruire dell’Ecobonus 65%, nel caso di sostituzione caldaia, è obbligatorio installare anche le valvole termostatiche? La nuova caldaia avrà sonda esterna e termostato ambiente modulante quindi Classe V e Classe VI però io ho i convettori passivi (nessuna ventola e regolazione) chiusi e quindi la valvola termostatica, sempre che ci stia dentro, non può leggere la temperatura ambiente. L’installatore sostiene che in questi casi si possa non installarle per problemi tecnici. Ha ragione? Grazie e saluti.
14 Ottobre 2021 alle 9:13
Ciao Marco,
per beneficiare della detrazione al 65% è sufficiente che ci sia almeno uno dei dispositivi di termoregolazione tra Classe V, VI e VIII. Per cui il tuo tecnico ti ha dato una notizia corretta e puoi beneficiare dell’aliquota più alta dell’Ecobonus.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
16 Settembre 2021 alle 1:30
Sto valutando la sostituzione della mia caldaia tradizionale “aperta” di 25 anni di cui sono strasoddisfatto al quadrato.
La caldaia è in un locale dedicato con accesso solo dall’esterno nella mia abitazione unifamigliare.
Mi è stato fatto, dopo attenta valutazione dell’attuale impianto, un preventivo di 3500 euro di cui 1100 di sola caldaia a condensazione. Questa cifra, considerando le bollette e detrazioni, la recupero in 10 anni (ammesso un risparmio di 150/200 euro/anno – piuttosto improbabile). Ma non è questo il punto. Il punto è L’AGGIUNTA di: dosatore polifosfati, defangatore, nuovo camino, compensatore idraulico (ho sia pavimento che radiatori serviti attualmente benissimo), miscelatore termostatico per solare termico, foro sul muro per lo scarico condensa con allacciamento al tubo della grondaia (problemi di acidità?). Insomma un groviglio di tubi e valvole per un salto nel buio. Sono perplesso… non ho proprio alternative? Grazie per una risposta.
24 Settembre 2021 alle 16:24
Ciao Paolo,
hai banalmente provato a chiedere un altro preventivo ad un’altra ditta di installazione? Confrontare più preventivi e parlare con più installatori, in queste situazioni, può aiutare ad avere un quadro più chiaro. Ovviamente ti consigliamo (se non fosse già previsto) di richiedere un sopralluogo in loco prima di elaborare il preventivo di spesa.
Se non sai a chi rivolgerti e vuoi un nostro aiuto per trovare un altro installatore, chiamaci allo 06 90202514 o lascia i tuoi dati su questa pagina di richiesta informazioni sull’Installazione di Caldaie a Condensazione e sarai ricontattato il prima possibile.
Lo Staff di Abbassalebollette.it